Domenica, 09 Agosto 2009 13:44

Summer School 2009. L'abstract dell'intervento di Mariachiara Giorda

Scritto da  Gerardo

XVI International Summer School on Religions:
Il colore della pelle di Dio. Forme del razzismo contemporaneo
San Gimignano (Siena), 28 agosto – 1° settembre 2009
Nel seguito puoi leggere l'abstract di Educare alla cittadinanza attraverso la Storia delle religioni? Veleni ed Antidoti (Mariachiara Giorda) e la scheda della sua autrice.
Questo intervento è in programma martedì 1° settembre, a partire dalle ore 9:30.
Da qui, puoi leggere o scaricare la versione PDF del programma completo.


Mariachiara Giorda: Educare alla cittadinanza attraverso la Storia delle religioni? Veleni ed Antidoti

Senza dubbio, uno dei compiti dell’educazione è «insegnare la diversità della razza umana e al tempo stesso educare la consapevolezza delle somiglianze e dell’interdipendenza fra tutti gli esseri umani (…). Ma se si debbono capire gli altri, è necessario anzitutto capire se stessi. La scuola deve aiutare i giovani a capire chi sono. Solo allora essi saranno in grado di mettersi nei panni degli altri e capirne le reazioni. Sviluppare questa empatia nella scuola produce frutti in termini di comportamento sociale per tutta la vita. Per esempio, insegnando ai giovani ad adottare il punto di vista degli altri gruppi etnici e religiosi, si può evitare quella mancanza di comprensione che porta all’odio e alla violenza tra adulti. L’insegnamento della storia delle religioni e dei costumi può servire come un utile punto di riferimento per il comportamento futuro» (Delors 1997). Come si legge nel rapporto Debray dell’aprile 2002, l’insegnamento del fatto religioso è motivato da «la ricerca, attraverso l’universalità del sacro con le sue proibizioni e i suoi permessi, di "un fondo di valori unificanti", per riannodare a monte l’educazione civica e temperare l’esplosione di riferimenti come la diversità, senza precedenti per noi, delle appartenenze religiose in un paese di immigrazione felicemente aperto in senso largo» (Debray 2002). La stessa esigenza di trattare le diversità religiose come componente dell’educazione interculturale è stata ribadita dalla dichiarazione conclusiva della Conferenza dei ministri dell’educazione europei dedicata al tema dell’educazione interculturale (Atene, 10-12 novembre 2003. Si veda http://www.coe.int/T/F/cooperation_culturelle/education/apercu.asp).
Nel quadro di riforme scolastiche attivate o in via di attuazione in ogni paese dell’UE, l’istruzione religiosa è stata coinvolta nel processo di rinnovamento, con alcune conseguenze anche molto differenti a seconda del paese (Pajer 2000). In Italia, il quadro legislativo relativo all’ora di religione prevede, dopo il Concordato del 1984 e l’Intesa del 1985, un’ora confessionale di religione cattolica non obbligatoria.
Il caso studio è un percorso sperimentale proposto da chi scrive alle classi del liceo Sociale di Torino, svolto un’ora alla settimana per tutto il 2008/2009, un corso curricolare che considera la fenomenologia dei fatti religiosi su un piano individuale e collettivo nei loro aspetti antropologici, sociologici, storici, psicologici, gli aspetti specifici delle religioni nella loro complessità e ricchezza valoriale. L’obiettivo di un corso di "Storia delle Religioni", come approccio educativo e culturale al fatto religioso – nel senso ampio evocato sopra - dovrebbe essere dunque la formazione di un cittadino capace di sguardo critico, di relazione, di dialogo e di partecipazione attiva in contesti sociali di pluralismo.

Mariachiara Giorda è nata a Torino il 23/9/1977. Si è laureata in lettere classiche presso l’Università di Torino nel 2001, con una tesi di laurea in Storia del Cristianesimo dal titolo "Aspetti del discepolato monastico in Egitto tra il IV e il V secolo". Dal novembre 2002 ha frequentato il dottorato in Sciences Religieuses presso l’Ecole Pratique Des Hautes Etudes di Parigi, che sta concludendo con una tesi dal titolo "Monachisme et institutions ecclésiastiques en Egypte entre Ve et VIIe siècle".
Dal luglio 2006 è assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Storia, dell’Università degli Studi di Torino, con una ricerca sul tema dei rapporti tra le componenti religiose cristiane dell'Egitto del periodo proto bizantino.
Dal 2001 collabora con contributi di schede e recensioni di libri alla rivista L’Indice. Nel 2005 ha collaborato con le edizioni Laterza alla pubblicazione, uscita con il quotidiano La Repubblica, alla collana di Storia delle Religioni, occupandosi delle schede di antologia presenti in tutti i volumi.
Pubblicazioni:
"La paternità spirituale nella Vita Antonii del vescovo Atanasio". In: M. Catto- I. Gagliardi- R.M. Parrinello, Direzione spirituale e agiografia. Alessandria, Edizioni Dell’Orso (in corso di stampa).
In collaborazione con F. Vecoli, "Istituzionalizzazione della direzione spirituale nei testi normativi pacomiani". In: Pubblicazione del seminario "temi e problemi di istituzionalizzazione della direzione spirituale" tenutosi a Padova ottobre 2002. (in corso di stampa).
Aspetti del discepolato nell’anacoretismo successivo ad Antonio: i “padri del deserto” di IV e V secolo. In: "Annali di Studi Religiosi" (5/2004) pp. 489-525.
"Anacoreti e padri spirituali nel monachesimo successivo ad Antonio". In: AA.VV. (a cura di G. Filoramo), Storia della direzione spirituale dalle origini al XX secolo, t.1. Brescia, Morcelliana, 2006.
"Il dossier egiziano, nel Prato spirituale di Giovanni Mosco". In: “Annali di Studi Religiosi”, (6/2005), pp.67-73.

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